Senza titolo-1 copia.jpg

Per questo progetto Alfonso Catalano ha compiuto un lungo viaggio fotografico in Italia: da Roma alla Costiera Amalfitana, da Pistoia a Bolzano, da Senigallia a Milano, passando dalle cucine di oltre una dozzina di chef tra i più noti a livello internazionale.

L’idea di partenza è semplice: sollecitare i cuochi a creare i loro piatti lavorando e disponendo il cibo su un piano traslucido, come fosse la tela di un quadro. Il risultato è un “catalogo” della capacità pittorica dei cuochi che, artisti della cucina, utilizzando come materia prima il cibo e scegliendo liberamente gli ingredienti hanno saputo creare vere e proprie opere pittoriche.

Fonte d’ispirazione per queste composizioni è la pittura astratta del 900, che lo chef reinventa servendosi degli stessi ingredienti che quotidianamente utilizza per realizzare le proprie ricette. Il cuoco diventa così artista tout-court, trascendendo la sfera gastronomica per appagare il proprio spirito creativo, in un significativo gioco di rimandi in cui il processo di manipolazione degli ingredienti resta focale.

La tecnica fotografica utilizzata risulta determinante per permettere la trasformazione del piatto in un’installazione artistica, dove la dimensione propriamente culinaria risulta quasi impercettibile.

La costruzione del set fotografico diventa parte integrante dell’opera: la “tela” è costituita da una lastra bianca traslucida retro-illuminata capace di creare suggestivi effetti di trasparenza, in contrasto con i colori accesi degli ingredienti e delle salse.